Senza Skei: il nuovo spettacolo del duo comico Carlo & Giorgio.
Carlo & Giorgio in “Senza Skei”: un nuovo spettacolo-tutorial per sdrammatizzare i tempi difficili che corrono. E dove i due attori riflettono (e fanno riflettere) su quanto i Veneti siano cambiati.
Carlo & Giorgio tornano sui palcoscenici del Veneto. E lo fanno in una veste rinnovata, segno dei tempi che sono mutati. Il loro nuovo spettacolo, che ha fatto il suo esordio a Roncade il 17 giugno, si chiama “Senza Skei” e nasce dalla fortunata striscia televisiva andata in onda da novembre 2021 a maggio 2022 su Antenna 3. “Senza skei” affronta vari aspetti di questa epoca inquieta che ha messo a dura prova molti di noi, anche dal punto di vista economico. Una sorta di tutorial per resistere in un mondo che è cambiato alla velocità della luce e in cui è difficile riconoscersi. Ecco allora commercianti e professionisti, avvocati, piccoli imprenditori, che si ritrovano ad essere i nuovi poveri di oggi, in coda alle mense Caritas. Bar, negozi e piccole attività che chiudono, le nostre piazze senza più i negozi tradizionali e i residenti. La nostra quotidianità costretta ad adattarsi al digitale, perfino nelle parrocchie, ormai costrette ad inseguire le nuove tendenze e ricercare più follower che fedeli.
Sono i paradossi rivisti con l’ironia e l’autoironia che da più di 25 anni contraddistinguono l’impronta artistica di Carlo & Giorgio. Si ride ma anche si riflette quando i due attori veneziani sono sul palcoscenico.
Così, assecondando il barometro degli umori del loro pubblico, Carlo & Giorgio hanno modificato negli ultimi anni il loro repertorio, scrivendo e interpretando spettacoli imperniati sulle contraddizioni dei tempi moderni, sulla fatica di stare al passo con le innovazioni tecnologiche, sulla spersonalizzazione nei posti di lavoro, sui rapporti interpersonali che hanno perso spontaneità e genuinità, anche in una città come Venezia dove un tempo ci si conosceva tutti. Altro che “sempliciotti”, popolo dalle radici contadine solo “ora et labora”. «È su queste tematiche che la risata liberatoria, l’applauso sincero scattano spontaneamente, come infallibili sensori» raccontano i due attori.
«Ai Veneti stanno sempre più stretti gli stereotipi con cui sono stati e vengono ancora identificati. Tradizionalisti, conservatori, diffidenti verso i “foresti”, lavoratori indefessi, anche un po’ servili, tutti casa e impresa. E poi festaioli, sempre pronti alla convivialità a suon di “ombre” di rosso, prosecco e spritz, visto che lo hanno inventato loro. I Veneti non sono solo questo» constatano Carlo & Giorgio. «Nuove inquietudini si stanno affacciando nell’animo del popolo veneto e il compito di noi comici è quello di saperle cogliere, elaborare e proporre sul palcoscenico per sdrammatizzarle. Perché l’autoironia rimane comunque, questa sì, una caratteristica del nostro Dna».
Dal 19 al 21 Luglio Senza Skei approda a Chioggia e per l’occasione abbiamo rivolto qualche domanda direttamente agli interpreti dello spettacolo.
Ecco a voi cosa hanno risposto alle domande poste dal nostro giornalista Mauro Gambin.
- Un tutorial su come vivere appunto senza soldi – dichiarano i due comici – ma soprattutto uno specchio che riflette la società di oggi alle prese con un’epoca che cambia in fretta.
Diciamo che in questi ultimi 2 anni, è successo qualcosa (che adesso ci sfugge) che ha cambiato e accelerato il modo di comunicare. L’online l’ha fatta da padrone e sembra che il tutorial sia la modalità regina per dire e spiegare qualsiasi cosa e disquisire su qualsiasi argomento.
In questo senso il tutorial è la nuova vera forma di insegnamento, diciamolo pure: la scuola ormai è superata. Perché con che con che credibilità e autorità, un povero insegnante, oggi può relazionarsi in classe con uno studente che magari ha 7 milioni di followers su Tiktok?
- L’adattamento a questi tempi è un fatto di skei? Ossia servono i soldi per far parte della modernità? Per non esserne esclusi?
Beh, in particolare adesso sembra che i skei manchino, ovvero servano o servirebbero soprattutto per “tirare avanti”, prima ancora che per far parte della modernità. Una bolletta del gas o il pieno di benzina vengono prima di ogni appartenenza social.
Diciamo comunque che oggi per fruire di cose che ormai davamo per scontate, come se ci fossero sempre state, in effetti bisogna avere “skei”, ma ricordiamoci che i nostri progenitori, migliaia di anni fa, vivevano al freddo, nudi, facevano la fame, a stento arrivavano “ a fine mese” come noi adesso?!…..non è cambiato niente!?”
- Schei è anche un libro pubblicato da Gian Antonio Stella più di 20 anni fa. Un libro che parlava del Veneto quando si sentiva la “locomotiva del Nord Est”, che cosa è rimasto secondo voi di quella stagione? L’immagine del veneto è ancora quella dell’imprenditore curvo sulle sue linee di produzione o la sua immagine sta nello smartphone insieme a tutte quelle di questo tempo?
Intanto bisognerebbe verificare se abbiamo carbone per fare andare avanti la locomotiva. Quanto all’imprenditore veneto, sicuramente c’è una nuova generazione molto più social dei cosiddetti patriarchi delle varie aziende del Nord est, anche se poi sotto sotto magari il linguaggio non è cambiato poi tanto. Anzi pensando ad alcuni figli che hanno ereditato le fortune paterne, forse c’è un po’ meno lavoro duro e un po’ più di linguaggio marketing.
- La vostra comicità si basa su uno studio attento della società che ci circonda, riportandone i tic e i luoghi comuni, quali sono quelli dei veneti di oggi?
Mah, col nostro spettacolo Senza skei ci sembra di osservare una società che va al di là del solo Veneto. I cosiddetti tic, problemi, vizi o virtù, grazie o a causa dei social, ci sembra che siano comuni in tutto il territorio nazionale, se non addirittura mondiale. Non si chiama globalizzazione?
Comunque i veneti oggi sono molto più emancipati e consapevoli del proprio valore, rispetto ad una volta. Sicuramente meno chiusi pur conservando un enorme orgoglio per questa regione che non è seconda a nessuno.
- Dopo due anni di Covid, una guerra alle porte dell’Europa, una politica dei prezzi che sembra essere scappata di mano, con rincari in quasi ogni settore di acquisto … ridere è sicuramente una terapia. Ma come si fa oggi a far ridere la gente?
Prima che ci scappi di mano anche il piacere di uscire di casa per tornare finalmente ad assistere ad uno spettacolo LIVE…ridiamoci sopra con un po’ di leggerezza. O almeno, noi ci proviamo.
Del resto la saggezza popolare ci ha sempre insegnato che “ dele volte xè meio rider, valà.”
Dopo questa chiaccherata, non vediamo l’ora di ridere e riflettere insieme a loro.
Segnate le date dal 19 al 21 luglio per non perdere la tappa dello spettacolo che si svolgerà a Chioggia nel Giardino di Palazzo Grassi.
Ci sarà da divertirsi!

Comune di Dolo il 24/06/2022
Foto Andrea Gilardi
Per maggiori info:
Carlo & Giorgio in SENZA SKEI
di Carlo D’Alpaos, Giorgio Pustetto e Cristina Pustetto
Scenografia e Regia Luci Paolo Lunetta
Produzione La Banda degli Onesti