Primi piatti di pesce e Prosecco. Ecco una proposta per gli amanti della “bollicina”
Un soave calice, dal perlage fine e persistente, che non delude mai
a cura del sommelier Silvano Bizzaro
I primi piatti a base di pesce rappresentano la spina dorsale della cucina chioggiotta. Basterebbe citare i “bigoli in salsa” per fare riferimento ad una ricetta diventata internazionale è che in se riassume la storia millenaria della Città se non dell’intero bacino di Venezia. E che dire degli spaghetti con i “peoci” o le “bibarasse”? O delle linguine alla granseola? Valgono un patrimonio in termini di sapori adriatici! Ma come esaltarne il valore gustativo? Ovviamente con un buon bicchiere di vino. E nella fattispecie, pur segnalandovi un abbinamento piuttosto ortodosso, interessante è liaison che ne deriverebbe. Il vino che vi propongo è un prosecco e fin qui – come si diceva – nessuna novità perché si sa che il prosecco sta sui piatti di pesce alla medesima maniera in cui il cacio sta sui maccheroni, ma aggiungo che è un grande metodo charmat e completo con una connotazione geografica, ossia dicendovi che è una produzione dei Colli Euganei. Insomma la liaison, a cui ho fatto riferimento qualche riga più su, è con il territorio di questa parte del Veneto. Un tragitto di pochi chilometri che collega le “alture padovane” al mare. Infatti, si tratta del Prosecco DOC Brut Millesimato 2022 dell’Azienda Agricola Monte Fasolo di Cinto Euganeo. Vi consiglio la vesione Brut, perché comunque tendenzialmente risulterà meno “duro” rispetto ad altre “bollicine”. Da questo calice, color giallo paglierino in cui spicca un perlage fine e persistente, non rimarrete mai delusi. Lasciate perdere chi vi dirà che vi piace vincere facile, concentratevi, invece, sui profumi di fiori bianchi sprigionati durante la mescita, inseguite le note fruttate, di mela e agrumi, che anticipano in bocca il gusto fresco e dal finale persistente. E’ anche questo uno dei sapori dell’estate, per questo vi consiglio di servirlo fresco, sui 6-8 °C. Tenetevelo buono per i risotti di mare, ma anche per le paste dove ci sia presenza di panna o altri condimenti.