La Curiosità: Perché un “Antico Toro” in pieno Corso del Popolo?
La giustificazione si trova in una manifestazione che nel Basso Medioevo veniva organizzata nel giorno di Giovedì Grasso, per ricordare la vittoria di Venezia contro il Patriarca di Aquileia
Non sarà sfuggito all’occhio più attento il fatto che, camminando in Corso del Popolo a Chioggia, ad un certo punto ci si imbatta in un’insegna a dir poco singolare per una città di mare: “Antico Toro”. Si tratta di un ristorante, uno dei più conosciuti del centro storico, ma pochi forse sanno il perché di un nome così particolare, dove più spesso per le attività della ristorazione si usano nomi legati alla storia marinara o comunque alle specialità ittiche che vi vengono servite. Questa insegna invece costituisce una testimonianza molto importante per la storia cittadina, in quanto è l’unica a ricordare che a Chioggia – ameno fino al periodo napoleonico – si teneva una specie di corrida, o più propriamente una caccia ai bovi e ai tori con i cani. Questa particolare manifestazione era stata introdotta nel Basso Medioevo, per ricordare il decisivo intervento dei balestrieri chioggiotti per la vittoria di uno dei tanti scontri che nel periodo videro Venezia contrapposta al Patriarca di Aquileia, e si teneva ogni anno il Giovedì Grasso, in un’arena di legno che veniva allestita appositamente davanti a Palazzo Granaio.
“Questa particolare usanza – spiega lo storico Luciano Bellemo – era talmente sentita che rimase viva almeno fino al 1811 durante la dominazione francese. La prova è fornita da una locandina che ne ricorda la data e anche le modalità di partecipazione”. “Si avverte – riporta il documento – che i cani dovranno dai rispettivi loro padroni darsi di nota presso l’uff. di Commissariato di Polizia locale, prima delle ore 10 del giorno di ogni caccia, altrimenti non saranno ammessi alla caccia; e tutti cani rispettivamente arruolati per la caccia de bovi, dovranno essere esposti a quella del toro”. In palio c’erano premi in denaro: per chi vinceva la caccia ai bovi riceveva una ricompensa di 75 lire e per quella dei tori il premio era di 200 lire. Difficile dire se questa caccia si tenesse nella stessa forma delle ventationes che animavano gli anfiteatri della Roma antica, ma sicuramente lo era nell’aspetto popolare della manifestazione, in quanto richiamava molte persone ed era occasione di festa.