Bagni Hardy, una storia di famiglia

Una delle realtà più longeve tra gli stabilimenti di Sottomarina. Nati nel 1975 con da subito l’obiettivo di fornire sicurezza per i più piccoli e divertimento ai propri ospiti

E’ una storia lunga quasi cinquant’anni quella dei Bagni Hardy di Sottomarina. Una storia rimasta famigliare grazie a diverse generazioni di Ardizzon che hanno saputo trasformare la loro storia di commercianti in moderni operatori del turismo.

Iole, Franco e Antonio, infatti, all’inizio di questa storia – siamo agli inizi degli anni ’70 – erano dei gelatai che con il loro carretto passavano di spiaggia in spiaggia con i primi gelati espressi che uscivano direttamente dalla loro mitica “Carpigiani”, la gelatiera che ha fatto la storia del gelato. Nelle radio del tempo passavano brani come “Perché ti Amo” dei Camaleonti, “Io domani” di Marcella Bella – vincitrice del Festivalbar nel ’73 – e “Pazza Idea” di Patty Pravo che spopolò diventando uno dei primi “tormentoni” dell’estate in spiaggia. Non fu la canzone ad ispirarli, ma la “Pazza idea” venne anche ai tre fratelli Ardizzon che nel 1975 deciso di aprire il proprio stabilimento a Sottomarina. Il primo investimento fu la costruzione di un chiosco in legno e l’acquisto di lettini e ombrelloni. Il successo fu immediato, la loro clientela – soprattutto di padovani – iniziò subito ad affezionarsi a quel tratto di mare e ovviamente all’ospitalità e simpatia che Antonio, Iole e Franco seppero rendere contagiosa. Iniziative come la “tombola”, i tornei di bocce, la festa di Ferragosto o la “Tomba dei forti” – una specie di canto e processione funebre dedicati alle squadre di calcio battute dalla Nazionale Italiana verso la conquista del Mundial nell’estate del 1982 – sono rimaste mitiche nella memoria di molti. E accanto a questo – a connotare positivamente la spiaggia dei Bagni Hardy – ha concorso l’idea di non inserire staccionate o altri ostacoli visivi in spiaggia, in modo che le mamme potessero seguire facilmente con lo sguardo i giochi e i bagnetti tra le onde dei propri figli. E tutt’ora queste attenzioni rivolete elle famiglie connota l’offerta dello stabilimento: oggi, che di estati ne sono trascorse quasi cinquanta e alla guida c’è una nuova generazione di Ardizzon – Elena, Alessandro e Davide – cresciuti insieme a buona parte dei loro clienti. Tra i frequentatori, infatti, ci sono i figli e i nipoti di persone che si sono innamorate in questa spiaggia e che, di anno in anno, hanno continuato a scegliere i Bagni Hardy come destinazione delle proprie vacanza, creando una sorta di tradizione. “E’ una delle cose più belle – spiega Elena Ardizzon – poter condividere la nostra storia di famiglia con quella di tante altre famiglie, una storia, ovviamente all’insegna dell’estate, del divertimento e quindi una storia fatta solo di bei ricordi legati a stupende stagioni”. La ricetta dell’ospitalità dei Bagni Hardy è rimasta fedele a quella delle origini con servizi concepiti per la sicurezza dei bagnanti, un ambiente tranquillo e famigliare in cui è possibile praticare diversi sport come il calcetto, le bocce, il beach tennis o il beach volley, per il quale sono stati allestiti dei particolari campi in cui funzionano getti d’acqua che, oltre a tenere “freschi” i giocatori, non permettono il sollevamento di sabbia o polvere e garantiscono partite avvincenti anche nelle ore più calde della giornata. In spiaggia è attivo ancora il chiosco, nel frattempo non più di legno, dove è possibile consumare pasti veloci e rinfrescarsi con gelati, frutta fresca e i famosi cocktail dei Bagni Hardy.

 

 

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