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Secondi piatti di pesce, ecco il vino da abbinare

Una grande riserva veneta che idealmente crea una liaison “da riva a riva” con il Lago di Garda

Articolo a cura di Silvano Bizzaro

La cucina chioggiotta può contare su secondi piatti di grande pregio, pensiamo alla grigliata mista, al fritto misto, al rombo chiodato, alle moeche fritte, alla “luserna incovercià” o alle cappesante al forno, piatti di grande sapore che rispecchiano la grande ricchezza ittica dell’Adriatico e che quindi hanno necessità di essere accompagnati con vini all’altezza. Un vino che mi sento di consigliare, perché costituisce un’autentica certezza, proviene dalla zone del Lago di Garda. Una felice liaison geografica che idealmente unisce da “riva a riva”: quella del mare a quella del grande Lago.  Si tratta del Lugana DOC Riserva di Zenato ottenuto da uve Trebbiano di Lugana (o Turbiana) che crescono su vigneti esposti nella zona sud del Garda, su suoli e terreni di natura gessosa e di pregiate argille. Una Riserva prodotta solo in annate particolari attraverso una raccolta leggermente tardiva, verso metà ottobre, accompagnata da un’accurata selezione in vigna dei soli migliori grappoli. Il Lugana Riserva “Sergio Zenato” matura per un periodo di circa 6 mesi in botti e tonneau nuovi e completa il lungo affinamento con 12 mesi in bottiglia. Il colore è giallo chiaro con riflessi brillanti. Il quadro olfattivo è particolarmente seducente per intensità e sfaccettatura, con profumi di fiori bianchi, note di scorza d’agrume, frutta gialla e sfumature tropicali. Al palato è ampio, con ricchezza aromatica matura e articolata, che chiude su note fresche e sapide. E’ una bottiglia decisamente importante. Servire fresco sui 10-12 °C. Per chi ama il pesce con aggiunta di pomodoro o salse affini, come per esempio le seppie in umido, invece consiglio un Rosato della zona DOC Pramaggiore a base Raboso o Cabernet.

 

 

 

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