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Abbinamento con granseola, scampi, e fritture, un amabile spumante da non sottovalutare

Letrari Trento DOC Classico Dosaggio Zero Metodo Classico, perfetto per contrastare la pseudo-dolcezza del pesce, ma al tempo stesso elegante e fine al naso come al palato

Articolo a cura del sommelier Silvano Bizzaro

Si sa che la bollicina ama il pesce, e allora come posso trascurare un abbinamento che preveda uno spumante? Si tratta, certo, di non dimenticare gli appassionati del flute, ma soprattutto di considerare le opportunità più importanti per coniugare alle nostre straordinarie eccellenze ittiche le altrettanto rinomate etichette enologiche d’Italia. Dunque nel novero dei calici da portare in tavola, in occasione di secondi piatti importanti, inserisco uno Spumante Metodo Classico come il Letrari Trento DOC. Si tratta di vino affinato per 24 mesi, ottenuto da uve Chardonnay e Pinot Nero Dosaggio Zero*. Perfetto per contrastare la pseudo-dolcezza del pesce, ma al tempo stesso elegante e fine al naso come al palato. Due parole sull’azienda prima di passare alla presentazione dei valori del vino: si tratta di una storica maison della Vallagarina, attiva fin dagli anni ’60 e rifondata nel 1976, tra le migliori nella produzione di Spumanti Trento DOC. E ovviamente non fa eccezione il Letrari Trento DOC, caratterizzato da un color giallo paglierino intenso e dal perlage fine e persistente. Al naso spiccano sentori di mela, sentori agrumati e crosta di pane; al palato risulta delicato con i suoi sentori di mela, pera e agrumi. Il finale è lungo e persistente. Risulta ottimo con i piatti di pesce al forno, come la granseola o gli scampi, e le fritture. Va osservata la temperatura di servizio, senza superare i 6 e 8 °C, per preservarne la piacevolezza in bocca.

L’approfondimento

*Dosaggio Zero: nello Spumante Metodo Classico Dosaggio Zero (o Pas Dosé) terminato il suo stazionamento-affinamento sui lieviti e dopo la sboccatura, e prima della tappatura finale per l’immissione in commercio, non viene eseguito il rabbocco con l’aggiunta del liquer di expedition diventando, di fatto, un vino non dosato con un residuo zuccherino da 0 a 3 gr./lt. Ne consegue che alla degustazione il Dosaggio Zero viene percepito molto secco dal consumatore.

 

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