Ristorante El Gato a Chioggia: un’esperienza gastronomica unica nel cuore della Città
Scopri il luogo simbolo della ristorazione chioggiotta, dove il pesce fresco e di alta qualità diventa protagonista di piatti unici e raffinati, in un ambiente accogliente e familiare che incarna l’autentica essenza di Chioggia
Situato nel cuore di Chioggia, proprio a ridosso dello storico campanile di Sant’Andrea con l’orologio da torre più antico del mondo, si trova il ristorante El Gato, altrettanto celebrato e famoso per essere uno dei luoghi simbolo della ristorazione chioggiotta.
Chi vuole mangiare davvero bene il pesce, viene qui. Lo sanno tutti, va da sé, perché El Gato va oltre la ristorazione e incarna la vera e propria istituzione. Merito di Tiziano Bisacco e Karen Boscolo, i coniugi titolari del locale, che sono riusciti a dare un’identità forte, unica e quindi originale alla loro proposta sposando, senza compromessi, la scelta di portare in tavola solo piatti realizzati con materie prime di alta qualità. Il resto lo fa la fantasia, la sensibilità, il piacere per la bellezza che porta ogni piatto ad essere una forma di perfezione: nei delicati equilibri dei sapori come nell’estetica. Insomma è uno di quei luoghi in cui si rifugge la banalità e si cerca con la cucina un racconto: quello di questa singolare Città da millenni divisa tra terra ferma e mare, tra orti e pesca per una dispensa che il km zero lo
interpreta alla lettera. Quindi spazio a piatti celebrati come il ‘Gran bollito di mare della Tradizione’, l’immancabile ‘sàore’, di sarde e gamberi, i ‘Tagliolini ai cinque sensi’, la ‘Grigliata di fresco pescato’, ma spazio anche a piatti in cui gli chef Daniele Bisacco, fratello di Tiziano, e Ciro Fresia dimostrano grande confidenza con la delicatezza dei sapori come nel caso del ‘Tataki di ricciola, gazpacho di pomodoro, cipolle rosse in agrodolce e pesche fermentate’ oppure la ‘Zuppetta d’estate con crema di zucca – immancabile la cucurbitacea decantata anche da Goldoni – e cocco, con pesce dell’adriatico’. La lista dei piatti di rango potrebbe continuare, con il ‘Filetto di rombo gratinato al pistacchio, salsa zucchine e menta, maionese all’aglio dolce’ o con il ‘Tonno scottato in crosta di pane e semi vari su crema di 
carote e zenzero, mosaico di verdure e olio aromatizzato all’aneto’, ma in realtà è l’intero menù ad offrire spunti sempre nuovi e inattesi per conoscere il vero sapore del pesce dell’Adriatico. Non meno curati sono i dolci, anch’essi figli dell’abilità delle mani e non certo della serialità industriale, la meringa rappresenta una vetta, un picco che altrove non può essere raggiunto, e in generale qui tutta la piccola pasticceria rappresenta un punto di forza come lo è del resto la fornitissima cantina che per necessità privilegia i bianchi,
soprattutto le bollicine, ma è aperta al nuovo, al ricercato, all’appassionato. Il piacere dell’ospitalità è garantito da uno staff preparato e attento, sempre professionale, ed è esteso dall’ambiente accogliente e familiare, curato nel dettaglio e dominato da quel bianco che amplia i riverberi della luce e mette a proprio agio, dunque è il luogo perfetto per chi cerca disperatamente Chioggia nella sua essenza ultima, in quell’anima che la rende una città completamente differente da qualsia altro luogo del Veneto. E se il tempo lo permette, è possibile scegliere di cenare all’aperto, sul suggestivo dehor che consente di posare lo sguardo su Corso del Popolo e l’affaccendato andirivieni che è proprio delle città di mare. Il ristorante El Gato rappresenta una vera e propria esperienza gastronomica, una galleria del sapore, un’istituzione a tavola: una di quelle tappe obbligate che confermano l’autenticità di un viaggio, venire a Chioggia senza essere stati a El Gato è come andare a Parigi senza visitare il Louvre o a Londra senza aver visto il Big Ben.
