Ferragosto, tra storia e tradizione
Nel 18 a.c.,l’imperatore Augusto istituì le “Feriae Augusti”, letteralmente “Feste di Augusto” volute dall’imperatore stesso per festeggiare la Pax Augustea (dopo le guerre civili seguite alla morte di Cesare (44 a.C.)) e la sua stessa persona come primo imperatore di Roma.
Furbamente Augusto istituì le Feste di Augusto nel tradizionale periodo di riposo e di festeggiamenti dei contadini che festeggiavano per più antica tradizione i Consualia,feste che si celebravano alla fine dei raccolti in onore dei dio Conso, dio della terra e della fertilità.
Originariamente la festa stava ad indicare tutto il primo periodo del mese di Agosto e solo a posteriori, per volere della chiesa cattolica, la ricorrenza laica fu fatta coincidere con la festa religiosa dell’Assunzione di Maria in virtù del dogma istituito il 1 novembre 1950 da Papa Pio XII.
La festa di Ferragosto è quindi divenuta festa nazionale in virtù dei Concordati tra Stato Italiano e Vaticano (firmati l’11 febbraio 1929).
Oggi, consideriamo la Festa di Ferragosto, come la festa dell’estate per antonomasia, ma ciò che nell’immaginario colletivo ha consolidato l’idea di vacanze estive ad agosto, è stato il ventennio fascista.
Il regime fascista istituì tramite le associazioni del dopolavoro “gite popolari” su “treni popolari di Ferragosto” organizzate tra il 13 ed il 15 di agosto per permettere a tutti di visitare le varie località italiane.
I prezzi agevolati favorivano le classi meno abienti che potevano così permettersi una vacanza in località turistiche, ma non comprendevano il vitto ed i pasti spesso venivano preparati a casa e trasportati al sacco. Ancor oggi il periodo di ferie è legato quindi alla Festa di Ferragosto e si cerca di sfruttare la giornata festeggiando con gli amici tra pic nic, grigliate ed una piacevole gita fuori porta.