Bosco Nordio, Riserva naturale integrale
A Chioggia un angolo di territorio rimasto com’era due mila anni fa
Una millenaria macchia verde, oggi diventata riserva naturale integrale. Si tratta di bosco Nordio la cui estensione copre un’area di 113 ettari, ma è solo quanto rimane di un cordone boscoso che circa mille anni fa raggiungeva Ravenna. Perché a quel tempo il paesaggio non era dominato solo dalla laguna e da paludi ma anche zone boscose sorte su dune fossili a poca distanza dal mare e Bosco Nordio è situato sull’apparato dunale più antico del litorale tra Chioggia ed il Po, che probabilmente risale ad almeno un paio di millenni. I sistemi dunali del bosco e del tratto di Rosolina mare sono la risultante dell’azione costruttiva del Po, dell’Adige e del mare durante gli ultimi 4000 anni.
L’antica zona boscosa, denominata con il nome di Fosson e Cerreto avrebbe un’origine preromana e, dunque, può permettere al visitatore di osservare quello che doveva essere il paesaggio prima dell’agricoltura, ossia una grande macchia verde caratterizzata da boschi di leccio, intermezzati da querceto e zone di pineta. Esattamente come Bosco Nordio oggi. Vi sono inoltre specie fiorifere e anche animali molto rare nel contesto territoriale veneto: la specie bandiera è un piccolo rospo. Si tratta di un pelobate, vive gran parte dell’anno sotto terra ed è difficile quindi poterlo osservare, ma qui in riserva, grazie a particolari acquari e stagni didattici, non è così raro. All’accesso vi è un centro visitatori che spiega bene le caratteristiche ambientali, vi è poi una serie di percorsi didattici attrezzati con cartellonistica interattiva e con parti sonore che invitano alla conoscenza e all’apprendimento delle caratteristiche della riserva.
Info sui siti internet www.venetoagricoltura.it